lunedì 2 marzo 2015

Sotto il vestito niente

Troppe volte in questi giorni mi e' capitato di leggere articoli su internet a proposito di cosa gira negli articoli su internet, tipo questo
o sulla "vita iperconnessa" tipo questo
o sulla privacy tipo questo

E mi e' venuto in mente che dovevo trovare un pensiero che fermi tutto. Un pensiero che tagli corto, che in qualche modo interrompa la sega mentale e non lasci dubbi. Il pensiero che ho trovato ha un corrispettivo fumettistico nell'opera "Arq" di quel genio assoluto del fumetto che e' il belga Andreas.

In accordo con buona parte delle teorie cognitive moderne la cognizione umana e' radicata nel corpo.

Di fronte a tutta questa azione puramente mentale che viene continuamente dispiegata su internet, cosa dice il nostro corpo? Il nostro corpo e' seduto, sempre piu' immobile, su una sedia. Protesta ogni tanto, lanciando segnali di dolore attraverso i nervi cervicali. Per il resto non ha niente da dire. Il nostro corpo non partecipa (se non in forma di sit in o resistenza passiva) a tutta questa cognizione.

E' evidente che la vita su internet e' scorporata e quindi condurra' da tutta altra parte rispetto ai nostri corpi. Il mondo visto da internet non e' il mondo dei nostri corpi. Penso anche che prima o poi dovremo fare i conti con questa differenza.