sabato 17 giugno 2017

La spirale

Crescendo, soprattutto da giovane, nelle età in cui più veloce evolveva il mio pensiero, ho sentito spesso come fosse un fatto concreto il susseguirsi di contrapposizione e superamento che qualcuno credo chiami dialettica. Che prendeva quasi sempre le fattezze di un banale "ah sì, ma io questa cosa qui l'ho già pensata e superata, e ora la penso diversamente". E che mi faceva sentire come sulla rampa di un garage a spirale, in continuo cambio di direzione, e soprattutto incrociando continuamente altri a qualche livello (secondo me inferiore, ma chissà quante volte mi sarò sbagliato) della stessa spirale, in direzione più o meno opposta. Per poi trovarmi qualche anno dopo più su, ma nella stessa direzione in cui andava quel qualcuno che pochi anni prima pensavo andasse nella direzione sbagliata. E alla fine penso di essere salito parecchio, e se non era salire era comunque un allontanarsi dal punto di partenza.

Questa immagine della rampa di garage che spiraleggia sembra descrivere quello che accade nel discorso collettivo "social" dei nostri ultimi giorni. Il vociare (o il pensare) della grande rete. Milioni di persone che salgono e si incrociano. E' un'immagine ottimista, secondo me. Andranno comunque lontano, anche se per ora sembra che si odiino e che non potranno capirsi mai.



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